Come nascono “le idee di filato”. E come nasce questo blog.

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Rumirù è un’idea che prende forma nell’estate 2010 durante quotidiani viaggi in treno. Facendo, in quel momento, vita da pendolare ho sentito l’esigenza di usare al meglio i tempi morti del viaggio. In realtà l’esigenza era anche quella di avere qualcosa di creativo che mi occupasse la mente e spezzasse la monotonia di una vita ripetitiva – altrimenti poco aperta – agli slanci creativi. Così ho iniziato a lavorare all’uncinetto, magari solo le cose più piccole e comode da trasportare in borsa. Sono nate le prime tortine e crostatine all’uncinetto e poi molte altre cose. E così è nato anche il nome Rumirù: mi piaceva un gioco di parole, o meglio un suono, che non significasse nulla in particolare e che non fosse legato alla maglia o all’uncinetto, ma alle idee. Fatte di filato, appunto. Idee che giorno dopo giorno potessero assumere forme diverse, tutte quelle che mi suggerisce la fantasia e l’ispirazione del momento.

Le pecore di Rumirù - Natale 2010

Dopo quasi un anno di creatività e presenze sparse sulla rete, un sito, e più di un negozio on line, nasce però anche un’altra esigenza per me: quella di raccontare volta per volta di quali ispirazioni si nutre quello che creo e come riesco ad elaborare le idee e le energie che mi circondano. Onestamente un po’ stanca delle interazioni “mille a mille” dei social network più noti, mi andava un posto più tranquillo e silenzioso. Che fosse da “scoprire e contemplare”, ma solo per chi ne ha voglia.
Benvenuti nel giardino di Rumirù.

How "yarn-made ideas" were born. And how this blog was born too.
Rumirù it's an idea that takes form in summer 2010, during daily commuting by train. At that time I was doing a commuter life, to go to work in Rome every day -- and I had the need to use at best my free time on the train. Truly, the need was also to have something creative to keep my mind busy during such repetitive travelling hours. I needed to break that monotony and keep my mind open to creativity or I’d probably loose all my inspiration of the moment.
So, I started to crochet small things. Objects that I could eventually keep in my handbag. That’s how the first crocheted tarts were born. Then other small things came along. And the name Rumirù too was chosen.
I liked something, a word or better a sound –- that didn’t mean anything and that was not strictly related to “knitting” or “crochet” but to the ideas my fantasy would have created from time to time.
After nearly one year of creativity and presence on the Internet, a website and more than an e-shop, another need raised for me: I wanted to talk about the inspirations that nurture my creations and how I can combine energy and ideas around me. Honestly I got tired of these “one-thousand to one-thousand” interactions of some famous social networks. I wanted a quite and silent place where people could “discover and admire” things I do. Only people willing to.
Welcome in the garden of Rumirù.